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La Storia

È una storia quasi centenaria quella dell’Albergo Ristorante Canè di Dozza.

La fondazione, stando alle informazioni contenute in alcuni documenti dell’epoca, risale al 1928 da un’idea di Giulio Canè che poi gestì la struttura fino al 1960. Complice la posizione strategica sulla linea di confine tra l’Emilia e la Romagna, e l’invidiabile collocazione panoramica collinare ideale per una gita fuori porta, l’albergo ed il ristorante divennero presto un punto di riferimento nel panorama dell’ospitalità della zona.

In particolar modo per l’utenza proveniente dal capoluogo emiliano desiderosa di trascorrere una o più giornate lontano dalla città. In seguito, la guida del ristorante passò alla figlia del fondatore, Ione Canè, che se ne occupò insieme al marito Giuliano Carreri fino al 1983 quando subentrarono Gian Battista Gaddoni e la moglie Giuliana al timone dell’attività per ben quattro decenni. Un’ascesa costante quella di Canè nello scenario della ristorazione e della ricettività del territorio sviluppata in parallelo al crescente prestigio nazionale ed internazionale del borgo dei muri dipinti.

Un’eccellente opportunità di ospitalità diventata, nel tempo, la ‘casa’ di tanti campioni della velocità a due e quattro ruote di scena nel vicino autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Ma anche personaggi dello sport e dello spettacolo italiano, molti dei quali saliti sul palco del celebre Dancing Club ‘Piro Piro’ di Toscanella di Dozza tra gli anni ’70 e ‘90, con un nome su tutti: quello dell’indimenticato Enzo Tortora amico fraterno del giornalista dozzese Dino Biondi. Senza dimenticare imprenditori e manager di successo in sosta nel paese dopo gli impegni di lavoro nel polo fieristico di Bologna.

È una storia quasi centenaria quella dell’Albergo Ristorante Canè di Dozza.

La fondazione, stando alle informazioni contenute in alcuni documenti dell’epoca, risale al 1928 da un’idea di Giulio Canè che poi gestì la struttura fino al 1960. Complice la posizione strategica sulla linea di confine tra l’Emilia e la Romagna, e l’invidiabile collocazione panoramica collinare ideale per una gita fuori porta, l’albergo ed il ristorante divennero presto un punto di riferimento nel panorama dell’ospitalità della zona.

In particolar modo per l’utenza proveniente dal capoluogo emiliano desiderosa di trascorrere una o più giornate lontano dalla città. In seguito, la guida del ristorante passò alla figlia del fondatore, Ione Canè, che se ne occupò insieme al marito Giuliano Carreri fino al 1983 quando subentrarono Gian Battista Gaddoni e la moglie Giuliana al timone dell’attività per ben quattro decenni. Un’ascesa costante quella di Canè nello scenario della ristorazione e della ricettività del territorio sviluppata in parallelo al crescente prestigio nazionale ed internazionale del borgo dei muri dipinti.

Un’eccellente opportunità di ospitalità diventata, nel tempo, la ‘casa’ di tanti campioni della velocità a due e quattro ruote di scena nel vicino autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Ma anche personaggi dello sport e dello spettacolo italiano, molti dei quali saliti sul palco del celebre Dancing Club ‘Piro Piro’ di Toscanella di Dozza tra gli anni ’70 e ‘90, con un nome su tutti: quello dell’indimenticato Enzo Tortora amico fraterno del giornalista dozzese Dino Biondi. Senza dimenticare imprenditori e manager di successo in sosta nel paese dopo gli impegni di lavoro nel polo fieristico di Bologna.